30.11.2015
Intervista esclusiva a René Stammbach
In occasione del lancio della nuova versione del nostro sito Web,
abbiamo il piacere di pubblicare l'intervista che ci è stata rilasciata
da René Stammbach, Presidente di Swiss Tennis.
Presidente, una pallina da tennis è fondamentale per capire
sotto l'aspetto metaforico il proprio destino nella vita. Nel tennis si
vince o si perde, molto spesso questo dipende dal nastro della rete.
Dipende se la pallina cade di qua o dall'altra parte del campo. È
d'accordo con questa immagine?
Per prima cosa voglio ringraziare per l'opportunità che mi viene data di
poter dialogare direttamente con un'associazione regionale importante
qual è quella ticinese.
Rispondo alla vostra prima domanda dicendo "fondamentalmente si". Il
risultato finale non è però determinato unicamente dalla pallina (che
può cadere di qua o di là della rete). In campo come nella vita al
risultato contribuiscono altri elementi. La preparazione, la forma del
momento, la tattica e lo stato mentale di base. Riportando tutto questo
alla mia funzione di Presidente di Swiss Tennis significa: conoscenza
dei dossier, avere e realizzare idee, integrare gli interessi di tutti e
per finire passione ed entusiasmo per lo Sport in genere.
Sempre in senso metaforico Lei è un giocatore da fondo campo oppure scende a rete nella vita?
Dipende dalle circostanze e da chi hai di fronte. Se la miglior arma
dell'avversario è il passante andare a rete troppo "allegramente" può
offrire il fianco a chi ti sta di fronte e così facendo perdi
l'incontro. Comunque mi ritengo un giocatore da "serve and volley",
anche se ciò mi dovesse costare qualche set. Ritornando al piano
metaforico, l'obiettivo è sempre quello di vincere l'incontro, e quindi
avere una tattica e metterla in pratica in base agli obiettivi che ci si
è posti.
Com'è organizzato il tennis in Svizzera?
Di base le Istituzioni in Svizzera che hanno a che fare con il Tennis
come Sport sono tre. Swiss Tennis come associazione di disciplina, Swiss
Olympics per lo Sport di punta con i Giochi Olimpici e il sostegno alle
varie associazioni si settore e per finire l'Ufficio Federale dello
Sport a Macolin che si occupa principalmente della diffusione dello
sport in genere, lo sviluppo dei giovani con "Gioventù e Sport" come
pure del supporto finanziario e il ruolo di consulente verso le varie
Associazioni. Attori principali di tutto il movimento tennistico
svizzero sono comunque gli oltre 850 Club e Centri sul territorio
nazionale.
Come è organizzata Swiss Tennis?
Esattamente come la Confederazione anche Swiss Tennis ha una struttura
federativa. 19 Associazioni Regionali che con i propri delegati (100
distribuiti proporzionalmente) formano l'organo supremo del tennis
svizzero: l'"Assemblea dei Delegati" che si ritrova annualmente e alla
quale competono decisioni sul budget, sul bilancio, su obiettivi e
investimenti dell'Associazione. Non da ultimo all'assemblea compete la
nomina del comitato centrale. Quest'ultimo si occupa di metterene in
pratica gli obiettivi voluti dall'Assemblea e di controllare la gestione
corrente degli affari di Swiss Tennis. A Bienne lavorano circa 45
persone. In qualità di presidente sono a Bienne settimanalmente in
stretto contatto con il Direttore del Centro e i responsabili dei vari
settori.
Qual è il budget con il quale lavorate?
Il budget complessivo di Swiss Tennis è di 12 milioni (nel quale non
rientrano le voci di Coppa Davis e Fed Cup che non sono preventivabili).
Il 37% delle uscite sono relative allo Sport d'Elite, lo sviluppo dei
giovani talenti come pure Davis e Fed Cup, mentre il 14% sono legate
allo Sport di massa come tornei e Interclub. Circa il 7% è investito
nella formazione, nel Marketing e nell'IT. Le restanti voci sono legate
ai costi del personale, costi d'esercizio, come naturalmente
ammortamenti e investimenti.
Come vede il ruolo delle associazioni regionali che sono all'interno di Swiss Tennis?
Le Associazioni Regionali sono ovviamente la più importante catena di
collegamento fra l'Associazione centrale e i Club e i Centri. Gli stessi
statuti dicono che la metà dei membri del comitato centrale devono
essere presidenti di Associazioni Regionali. Sono convinto che, così
facendo, l'Associazione Nazionale non vive in una "Torre d'Avorio",
lontana dalle problematiche della base, ma si trova direttamente
confrontata con le preoccupazioni dei Club e dei Centri sparsi sul
territorio, potendo così costantemente adattare i propri obiettivi ai
bisogni dalla base.
Secondo me le associazioni regionali sono soprattutto dedicate allo
sviluppo dei giovani e ciò si vede da una lettura dei singoli budgets.
Il tema di cosa si debba fare per meglio aiutare le Associazioni
Regionali è attuale e prioritario per Swiss Tennis, sia esso in
relazione allo sviluppo del settore Juniores sia esso in rapporto alla
sempre più evidente mancanza di persone disposte a collaborare e ad
impegnarsi a titolo di volontariato soprattutto per quanto concerne il
lavoro amministrativo.
La Svizzera gode da anni di un popolarità straordinaria grazie
al più grande giocatore di tutti i tempi, Roger Federer e ad un
grandissimo tennista come Stan Wawrinka. Secondo lei siamo stati bravi a
sfruttare questo effetto simpatia per avvicinare più persone al nostro
sport o avremmo dovuto e potuto fare di più?
Domanda dalla risposta difficile. Il numero dei giocatori di tennis che
in Svizzera richiedono una licenza non cresce. Se guardiamo gli Stati
che ci stanno attorno vediamo che stanno perdendo iscritti. Un esempio
per noi interessante è il forte calo del tennis in Germania dopo il
ritiro di Becker e Graf. A ciò aggiungiamo la concorrenza, a volte
spietata, di nuovi trend nello sport, come pure il nuovo modo di
occupare il tempo, soprattutto dei giovani, legato ad Internet e ai
Social. Il fatto che da noi i numeri non sono in discesa è sicuramente
dovuto alla popolarità di Federer, Wawrinka, Bencic, Bacsinszky e altri.
SwissTennis ha però anche investito molto in nuovi programmi come il
sistema di licenze e classifiche on line, la formazione di maestri a
tutti i livelli, come pure programmi di incentivi come "Play&Stay",
"Kids Tennis", ecc.
Cosa deve fare il nostro movimento tennistico regionale e
nazionale per far nascere nuovi campioni premesso che di Roger Federer
ne nasce uno ogni…1000 anni?
Avessi la risposta a questa domanda Swiss Tennis sarebbe una Federazione
molto ricca. In realtà non è solo un problema di soldi. Altrimenti nei
Top10 ci sarebbero solo giocatori provenienti da Australia, Francia,
Regno Unito e USA con i loro oltre 100 milioni di dollari di utile dei
tornei del circuito del Grande Slam.
Spesso è del tutto casuale, anche se le misure intraprese possono influenzare positivamente il risultato finale.
Swiss Tennis ha un concetto di sviluppo dei giovani molto valido e
riconosciuto internazionalmente. Il Centro di Bienne, grazie agli
investimenti nell'infrastruttura e nei collaboratori di qualità, ha
un'eccellente reputazione in tutta la Svizzera. Per tutti questi motivi
vorrei ridurre di un po' la sua previsione di 1000 anni per rivedere un
Federer in Svizzera. Anche se è a tutti chiaro che il "Fenomeno Federer"
è di fatto una grande eccezione, in senso positivo ovviamente.
Swiss Tennis in questo senso ha avviato un progetto "Kids
Tennis" da lei fortemente voluto, le Associazioni Regionali come possono
collaborare?
Con "Kids Tennis", un modo giocoso di avvicinarsi allo sport che tiene
in considerazione moderni criteri di marketing, i più giovani imparano
il tennis con un sistema di punteggio basato sullo sviluppo delle doti
necessarie all'apprendimento del tennis. È straordinariamente importante
che tutti seguano tale sistema e alle Associazioni Regionali ho già
personalmente chiesto di aiutarci a diffondere questo sistema in tutti i
Club e Centri.
Sappiamo che a breve ci sarà l'annuncio di un torneo WTA* in
Svizzera ed è una bellissima notizia. Cosa si aspetta da questo
importante appuntamento che lei ha fortemente voluto e ci può svelare
dove si svolgerà?
Dapprima va detto che siamo ancora nella fase conclusiva delle
trattative con l'attuale detentrice dei diritti, l'Associazione di
Tennis brasiliana. Nelle prossime settimane la WTA* ci dirà se il torneo
di Florianopolis potrà trasferirsi in Svizzera. Dopo di che si vedrà
quale sarà la miglior sede per il torneo che si terrà presumibilmente
nell'ultima settimana di febbraio e quindi al coperto. Per ora si parla
di Bienne, Kreuzlingen e Losanna.
Ci dica la verità, guardando l'immagine qui sotto quanto la invidiano gli altri Presidenti a livello internazionale da 1 a 10?
La vittoria a Lille della Coppa Davis è stata certamente una delle
esperienze vissute più esaltanti. Per prima cosa è il trofeo dei
giocatori e del Capitano, non bisogna dimenticarlo. Anche Swiss Tennis
ha però contribuito al successo. Dal punto di vista organizzativo e di
coordinamento è pure stato un successo. E questo era il nostro compito
principale. Certo ho ricevuto le congratulazioni dei colleghi di tutto
il mondo, senza invidia ma solo il piacere che alla fine anche un grande
come Roger avesse messo in bacheca anche la Davis.
Lei era canditato alla presidenza di ITF. Ne è uscito
dall'Assemblea tenutasi a Santiago del Cile come Vice. Quali sono ora i
suoi programmi nel mondo del tennis in Svizzera e a livello
internazionale?
A Santiago si è deciso che il nuovo presidente ITF è Dave Haggerty. Sarà
quindi principalmente il suo programma ad essere attuato. Che il
programma da me proposto alle elezioni fosse vicino al suo aiuterà non
solo la mia persona ma anche lo stesso Haggerty. Prendo atto che, oltre
al fatto di essergli personalmente amico da anni, ciò era una buona
ragione per avermi come Vice Presidente. Oltre a ciò, come Presidente
della commissione finanze e membro di altri importanti gremi come la
Hopman Cup e il comitato di remunerazione eserciterò la mia influenza
nelle più importanti decisioni che ITF prenderà nel futuro.
(*) Women's Tennis Association è l'associazione che riunisce le
giocatrici professioniste di tennis di tutto il mondo. Il suo
corrispettivo al maschile è l'ATP.
Immagine tratta da "swisstennis.ch".